Caffè di pura qualità arabica, appositamente creato con un’aggiunta di un po’ di robusta per ottimizzare la resa nelle macchine dei bar.

La migliore esperienza di caffè inizia qui
Se non lo sapete ve lo dico ora: ogni caffè, se è buono, è buono da fare sia espresso che filtro, con qualsiasi metodo, purché sia fatto bene.
Quindi provatelo come vi pare, ma prima di provarlo, se non vi è ancora capitato nella vita, cercate una cioccolata fondente buonissima, la più buona che riuscite a scovare, e mangiatela con due granelli due di sale, anche meno. Poi fatevi questo caffè, con quelle sensazioni in mente.
Sarà la nota dominante di questo meraviglioso e profondissimo caffè, a cui si affiancheranno, e non mancherete di notarlo, le note di mille frutti rossi che si accavalleranno pian piano l’uno sull’altro man mano che il caffè da caldo diventerà in tazza prima tiepido e poi magari perfino freddo, cambiando ma danzando sempre attorno a quella cioccolata salata che ne costituisce la colonna portante. Le ciliege di caffè sono di varie cultivar, tutte preziose, a partire da quella Blue Mountain divenuta famosa in Jamaica, ma che – come tutte le cultivar, o quasi – è nata qui, nel cuore dell’Africa.
Questo Kalungu-Birambo viene conferito dai contadini alla stazione di lavaggio di Kalehe, sulle rive del lago. Si tratta di un caffè fully washed, lavato: tolta meccanicamente la polpa delle ciliege (si chiama cascara) nello stesso giorno in cui vengono raccolte e consegnte, l’osso viene fatto fermentare a secco per 12 ore.
Nelle successive 12 ore la fermentazione prosegue nell’acqua in cui i chicchi di caffè vengono immersi, per essere poi avviati come un fiume verde attraverso i canali di lavaggio, dove restano in ammollo per altre 12 ore. A questo punto il caffè, depurato di ogni residuo di polpa e mucillagine, viene lasciato essiccare su letti di rete sospesi per 14-20 giorni.
Certificazione: USDA Organic
Ogni caffè ha un gusto unico, che deriva dalle sue tre proprietà fondamentali: amarezza, acidità e corpo. L’equilibrio tra queste proprietà permette di distinguere il gusto di un chicco da un altro. Per scoprire se questo è il caffè giusto per te, qui di seguito trovi tutte le sue caratteristiche.
Sono Antonio Tombolini, e sono felice di presentarvi The Smoking Tiger. Ad aprile 2020, durante il lockdown, stavo per morire. Letteralmente intendo: per colpa del CoVid che rendeva difficili ricoveri e interventi di urgenza uno stupido attacco di appendicite acuta era diventato peritonite con setticemia diffusa a diversi organi. Mi hanno preso per i capelli, e per un po' di giorni mi sono ritrovato solo, visto che nessuno poteva venirmi a trovare. Per fortuna è finita bene, e due giorni dopo essere uscito dall'ospedale ho compiuto sessant'anni: festeggiati con riso in bianco e basta, ma almeno a casa, con mia moglie e i miei figli. In uno di quei giorni ricevo la telefonata di un mio grande amico di vecchia data: - Antonio, tu sei finito con un piede più di là che di qua, è ora che ti metti a fare una cosa che ti piace, o adesso o mai più! - OK, ma fare cosa? - Qualsiasi cosa! Vedrai che la farai bene. Sono finito a fare il caffè. Perché ci piace, ci appassiona, ci affascina. Perché attraversa tutto il mondo, quello della fascia tropicale dei paesi produttori, e quello di tutto il resto del pianeta per i paesi consumatori. È così che succede, in barba a riunioni, business plan, ricerche di mercato. E soprattutto in barba al CoVid. Il caffè della nostra Smoking Tiger lo arrostisco io, faccio io la tostatura. Se vi piacerà sarà merito delle contadine e dei contadini che dagli angoli più lontani del mondo ci spediscono dei caffè straordinari. Se non vi piacerà sarà colpa mia, e me lo farete sapere. Enjoy your coffee! Antonio PS Ci chiamiamo The Smoking Tiger perché mi sono ricordato che in Coreano quando si comincia a raccontare una storia, o una leggenda, o una favola, per dire il nostro C’era una volta si usa una frase che letteralmente significa Quando la Tigre fumava. Mi piaceva dare così il senso di una lunga storia che comincia, sotto il segno del caffè buono. Anzi, buonissimo :)
Caffè di pura qualità arabica, appositamente creato con un’aggiunta di un po’ di robusta per ottimizzare la resa nelle macchine dei bar.
Sulle pendici della Serra do Pau d’Alho, nei pressi del fiume Cabo Verde, si trova una delle più antiche zone caffeicole del Brasile: sulle dolci colline attorno al monte Mirante, il caffè è coltivato fin dalla fine del settecento. L’ambiente è caratterizzato da ben drenati suoli d’origine vulcanica con una buona componente argillosa, un temperato clima di altitudine ed un’ottima insolazione durante il periodo della maturazione. Il “Pergamino” è una selezione proveniente dalla prima raccolta, fatta a maggio, e da quella principale che avviene generalmente tra giugno e luglio. Solo le drupe mature sono scelte e sbucciate: successivamente i chicchi, ancora ricoperti dalla mucillagine della polpa, sono messi ad asciugare per tre giorni al sole, permettendo così l’assimilazione delle sostanze zuccherine. Con questo sistema, solamente il 25% del raccolto è accuratamente scelto per diventare il nostro “Pergamino”. Caffè molto equilibrato, di media corposità ed elegante dolcezza, possiede una morbida densità, con retrogusto di cacao ed un vago sentore di prugna secca. Tale particolare gusto deriva dalla presenza di zuccheri e vari aminoacidi, che si sviluppano grazie alla maggiore insolazione dovuta all’altitudine delle piantagioni.
Raccolto manuale.
Tostatura dolce, ad aria calda, con uscita a 191° in 13’30’’.
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