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I consigli dell'esperto - Andrej Godina
Dalla conservazione alla macinatura, tutti i consigli per ottenere il caffè dal migliore aroma.
Forse, non tutti sanno, che la composizione chimica del caffè tostato è molto complessa, basti pensare che più di 2000 sono i composti chimici che la compongono.
All’interno del chicco tostato ci sono: acidi organici che danno il gusto amaro, zuccheri, caffeina, composti bruni, lipidi che contribuiscono alla corposità della bevanda, migliaia di aromi volatili e abbondanti quantità di anidride carbonica.
Se si vuole estrarre un caffè di buona qualità, per far sì che questo esprima le sue caratteristiche sensoriali, importante è conservare nella maniera corretta la materia prima, preservandola da agenti esterni in grado di degradarla come temperatura di conservazione, ossigeno e umidità: i “grandi nemici” del caffè tostato.
La temperatura di conservazione e l’esposizione alla luce diretta del sole contribuiscono infatti a degradare la qualità del caffè. Una conservazione a bassa temperatura, in un ambiente refrigerato e con una gradazione controllata e costante, non superiore ai 20°C, potrebbe essere la condizione ottimale per la conservazione del prodotto. Nell’ambiente domestico se ne consiglia pertanto la conservazione in frigorifero.
Continuando ad analizzare quelli che abbiamo definito come i “grandi nemici” del caffè, importante è sapere che l’ossigeno, uno di essi, nel momento in cui entra in contatto con i chicchi macinati, causa: invecchiamento accelerato, perdita dei gas (responsabili del sentore di moltissimi aromi) ed inoltre l’ossidazione dei grassi, i quali, dopo poco tempo, irrancidendo, conferiranno lo spiacevole odore di rancido e stantio.
Il caffè, inoltre, col processo di tostatura diventa igroscopico e quindi in grado di assorbire l’umidità, la quale porta con sé innumerevoli aromi esterni inquinando quello che sarebbe dovuto essere il gusto originale.
È quindi facilmente intuibile che un caffè “tostato fresco”, macinato al momento, avrà una quantità maggiore di gas, grazie ai quali si otterranno maggiori composti aromatici e uno strato di crema spesso e compatto.
Per tutte queste ragioni è dunque buona pratica macinare il caffè al momento, poco prima di estrarre la bevanda e seguire i seguenti consigli per godersi un ottimo momento di convivialità: usare chicchi freschi, conservare il vostro caffè preferito in frigorifero o in freezer e macinare al momento la dose di caffè per assicurare di portare in tazza tanta CO2 e di conseguenza il maggior numero di aromi volatili.
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